Alessandro Breda
Nato a Conegliano Veneto (TV) nel 1968, Alessandro Breda è lo Chef Stellato alla guida della brigata Gellius.
Animo nobile, sorriso sincero e profonda dedizione per l’arte culinaria caratterizzano la firma dei suoi piatti.
“Il sacrificio e l’impegno, assieme alla predilezione per ciò che fai, portano alla realizzazione di te stesso. Un uomo che in cucina dà ai suoi collaboratori un grande insegnamento: ognuno di noi ha dei limiti, ma dobbiamo accettarli, perché nasciamo con una vocazione e dobbiamo ascoltare solo quella.
La stagionalità per me è davvero importantissima, credo sia un patrimonio da salvaguardare, al pari delle ricette tipiche di un territorio. Per creare i piatti mi lascio trasportare spesso proprio dai prodotti della stagione. Per esempio le erbe spontanee: le guardo, le tocco, le assaggio e poi si mette in modo l’idea… Adoro l’equilibrio e cerco sempre di trasmetterlo nei miei piatti, grazie ai contrasti come una punta di acidità o di amaro.”
A soli 19 anni, a seguito di alcune esperienze nel mondo della ristorazione, Alessandro Breda entrò a far parte della brigata di Gualtiero Marchesi, per oltre tre anni, al fianco di alcune delle personalità ad oggi riconosciute a livello mondiale, nell’arte della cucina italiana, quali Andrea Berton, Carlo Cracco, Paola Budel ed Enrico Crippa, Ernst Knam.
Da qui la marcia distintiva della firma del nostro Chef ha potuto lasciare il segno in diverse importanti realtà enogastronomiche come il ristorante “Tantris” di Monaco di Baviera con lo chef Heinz Winter per tre anni, a cui è seguito un anno presso “l’Enoteca Pinchiorri”, un anno al “Four Season” di Londra e la propria piccola gestione a Corbanese di Tarzo, “Il Capitello”.
Dal 2000 Alessandro Breda gestisce le redini della nostra cucina, in un tripudio di tradizionalità e avanguardia, aggiudicandosi nel 2004 una stella Michelin.
Il suo piatto preferito?
“L’uovo cremoso, che è la trasformazione dell’albume d’uovo. L’albume quando coagula assume una consistenza compatta; io lo emulsiono tanto con l’aggiunta di brodo e panna e così diventa molto cremoso. In bocca dà proprio quella sensazione piacevole che cerco sempre.”




“Cerco di concentrarmi molto sull’essenza del gusto, sulla ricerca delle materie prime e sulla stagionalità dei prodotti. Credo sia un patrimonio da salvaguardare, al pari delle ricette tipiche di un territorio.”